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Le nostre acque

 

Laghi

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Lago di Canzolino e Madrano

Piccolo lago collinare situato nei pressi dell’omonimo paese in alta Valsugana, è un lago dalle ricche acque eutrofiche, totalmente accessibile grazie ad una passeggiata circumlacuale.
Il lago di conformazione omogenea è lungo 520 metri profondo 15 e largo 125, le sue sponde sono erbose e alberate, nelle sue acque dal cupo colore verde si rispecchiano i boschi e i terrazzamenti a vite delle colline che lo circondano, è popolato da svariate specie ittiche, in particolare tinche e carpe di grossa taglia che invitano alla pesca a fondo e al carpfishing. L’abbondante presenza di pesce bianco di media e piccola taglia favorisce la presenza di numerosi lucci e grossi esemplari di persico reale per la gioia dei pescatori che amano insidiare i predatori con il vivo e a spinning.
Non distante dalla riva, lungo la strada che conduce al paese di Canzolino, sorge la Chiesetta della Visitazione che conserva affreschi del Seicento.
In estate i turisti, attirati dalla tranquillità e dal paesaggio, compiono rilassanti passeggiate attorno alle sponde del lago.

 

Per gli appassionati pescatori c’è l’imbarazzo della scelta: Lucci, grosse CarpeTinchePersico TrotaAnguillePersici Reali, oltre ad AlborelleScardoleTriotti e Cavedani.
Proficua la pesca alla bolognese e all’inglese, s’innescano mais, bigattini e lombrichi, si pastura con sfarinati vari, si pesca bene da marzo fino a novembre.
Il lago di Madrano presenta le stesse caratteristiche del vicino lago di Canzolino è lungo 100 metri, largo 80 e profondo 8, il suo piccolo emissario alimenta il lago di Canzolino.

 

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Lago di Lamar e lago Santo di Lamar

Il lago di Lamar è un tipico lago alpino della valle dei laghi nel Trentino sud-occidentale, situato a 714 metri sul mare. Ad est i rilievi settentrionali del monte Soprasasso lo separano dalla sottostante Valle dell'Adige (al quale appartiene il bacino idrografico, a ovest si innalza la Paganella. Per la sua singolare posizione, è ascrivibile dunque sia alla Valle dei Laghi, per vicinanza geografica, sia al bacino della Val d'Adige. Procedendo da Trento in direzione Riva del Garda lungo la statale della Valle dei Laghi, per Cadine e Terlago, passato il quale si procede per Monte di Terlago dove si incontrano prima il Lago Santo, poi il Lago di Lamar.


Si estende per 45.000 metri quadrati ha una superficie di 0,45 km² e una profondità massima di 17 mt. non ha immissari o emissari importanti ma solo piccoli ruscelli, e, probabilmente, fonti sommerse. E’ uno specchio d'acqua trasparentissimo, le sue verdi acque sono circondate dal bosco e da rocce cangianti con un'ampia spiaggia prativa sul lato occidentale.

Sulla sponda meridionale, a circa trenta metri d'altezza rispetto alla superficie del lago, si apre l'Abisso di Lamar, profonda spelonca riconducibile al carsismo che interessa l'intera zona.
In prossimità del lago di Lamar è situato il lago Santo è profondo in media circa 4 metri nella parte nord, l’ambiente circostante e lo stesso del lago di Lamar.

I due laghetti sono una meta per naturalisti appassionati d’immersioni subacquee e pescatori, situati proprio sotto il monte Paganella, un tempo uniti tra loro, sono stati separati da una frana che ha originato due bacini distinti: il lago Santo a sud e il lago di Lamar a nord. Entrambi i laghi sono soggetti a fenomeni carsici, proprio come il lago di Terlago, appena un paio di chilometri più a valle.
Chi cerca dei paesaggi non convenzionali per fare delle belle foto non rimarrà deluso. Tra le tante curiosità del posto si può notare il grande masso di porfido a destra della strada per i laghi di Lamar e il famoso abisso di Lamar, profonda grotta che presenta una serie di pozzi interni profondi anche 100 metri. Tra prati, boschi, ruscelli e natura incontaminata, la zona dei laghi di Lamar è ottima per chi vuole fare una vacanza all’insegna dell’attività all’aria aperta che più di ogni altra permette a chiunque di scappare da traffico, rumori e inquinamento. Questa zona offre sia tranquille piste ciclabili sia sentieri sterrati oltre i 2.000 metri, stradine di campagna tra i filari d’uva e imponenti vette alpine.
La particolare bellezza e la varia fauna ittica che caratterizzano questi laghetti, inseriti nelle vaste faggete di questo versante della Paganella, li rendono molto interessanti sia fra i naturalisti sia fra i pescatori. 

Per gli appassionati della fauna ittica c’è l’imbarazzo della scelta: grossi LucciCarpe, Tinche, AnguillePersici Reali, oltre ad AlborelleScardoleTriotti e Cavedani.

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Lago delle Piazze

Il Lago di Piazze, lungo circa 1.200 metri e largo mediamente 300, presenta declivi morbidi ed erbosi adatti alla balneazione che d'estate ospitano turisti amanti della tintarella.
Il lago delle Piazze costituisce il “fratello” del più visitato lago della Serraia, e, ne è situato a monte; collocato tra le pendici del Ceramonte e il Dosso di Costalta, il lago è specialmente apprezzato durante la stagione estiva dagli amanti degli sport acquatici (quali pesca, dragon boat e windsurf) e dell'aria aperta, che gli ampi prati circostanti permettono di sfruttare appieno

La fauna Ittica è ben rappresentata ed è composta da:

Trota IrideaPersicoRealeLuccioAnguilla,
 TincaCarpaCavedano e Scardola.

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Lago di Santa Colomba

Il lago di Santa Colomba è un piccolo lago alpino di lunghezza pari a 0.370 km, larghezza 0.150 km e profondità massima 8,70 mt., posto sulle pendici del monte Calisio, parte integrante dell’Ecomuseo dell’Argentario, questo specchio d’acqua si trova in una conca boschiva. 
L’interesse geologico del bacino è dato dalla sua dislocazione su una faglia che separa rocce di natura lavica (porfidi quarziferi) da rocce di natura sedimentaria (calcari del Calisio). La zona è molto frequentata per l'amenità dello specchio dalle verdi acque, che riflettono il cielo e gli abeti e per la distensiva bellezza dei luoghi circostanti.
Vi si accede da Albiano e da Civezzano ed è meta frequentata dai pescatori e da escursionisti. Nei dintorni numerose sono le escursioni praticabili in mountain bike e a piedi.

 Per gli appassionati pescatori c’è l’imbarazzo della scelta: LucciCarpeTinche e Scardole.

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Lago della Serraia

Il lago della Serraia si trova nell'altopiano di Piné, esattamente nel comune di Baselga di Pinè in provincia di Trento. 
Il lago, situato a 974 m dal livello del mare, si trova su una conca creata da ghiacciai in un'epoca risalente a 15.000 di anni fa, al termine della glaciazione, le acque si raccolsero qui e formarono un vasto lago che occupava tutto l'altopiano di Piné, in seguito si divise in due laghi, il lago della Serraia ed il lago delle Piazze.
Le sue dimensioni sono: metri 1.250 x 525, superficie 0,656 km² con una profondità massima di 15 metri.
Ha una forma simile a quella di una goccia d'acqua, disposto da sud ovest a nord est.
Dal 1987, l'estremità nord del lago composto di canneto è stata qualificata quale biotopo “Paludi di Sternigo”, e cioè oasi naturale protetta dalla Provincia Autonoma di Trento.
Il lago della Serraia è la principale attrattiva turistica del comune: d'estate sono moltissimi i turisti che passeggiano lungo la riva, mentre è consuetudine d'inverno, pattinare sulla superficie ghiacciata o praticare lo sci da fondo lungo la riva. 

La fauna Ittica è ben rappresentata ed è composta da: PersicoRealeLuccioAnguilla,
 TincaCarpaCavedano e Scardola.

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Laghi di Terlago

Il lago di Terlago si trova nel paese omonimo, a pochi chilometri da Trento, ricco di vegetazione sommersa e di pesce, è l'ecosistema lacustre più ricco e produttivo del Trentino, il lago è situato fra le montagne da cui si può godere di una splendida vista in particolare della Paganella. 
Si tratta di un vasto lago collinare poco profondo, in fondo alla conca omonima, posto a 416 metri di altitudine che deve il suo nome proprio alla presenza di tre specchi d'acqua collegati tra loro che circondavano l'antico borgo. Oggi, anche a seguito delle bonifiche agrarie, ne rimangono solo due, “il grande e il piccolo” comunicanti attraverso un piccolo canale su cui passa un ponte stradale.
Le sue acque hanno un singolare colore bruno-olivastro dovuto alla variegata flora, il lago ha una superficie di 350 mila metri quadrati ed è considerato un vero paradiso dai pescatori per la presenza di numerose e pregiate specie ittiche.
Le montagne limitrofe dispongono di una fitta rete escursionistica che risulta attrezzata sia per gli itinerari a piedi che per quelli in mountain bike o a cavallo, da visitare l’antico castello dei Conti di Terlago e la torre medioevale.
Le più antiche testimonianze archeologiche collegate al lago risalirebbero al tardo Paleolitico, circa diecimila anni prima di Cristo.

 

Il Lago di Terlago è un ambiente eutrofico, poco profondo, ricco di vegetazione sommersa e ricchissima di pesce è considerato il regno dei Lucci. Pur essendo un po' lago e, un po' stagno, con vegetazione che occupa durante l'estate gran parte della superficie, è certamente l'ecosistema lacustre più produttivo del Trentino e per questo è anche uno dei più pescosi, essendo ben noto soprattutto per la pesca del Luccio, della Carpa, della Tinca, dell'Anguilla e di molte altre specie: AlborelleCavedaniPersici RealiPersici SoleScardoleTriotti e Carassi Dorati.

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Acque dell'Alto Sarca

La zona dell’Alto Sarca, nel Trentino occidentale, è una delle destinazioni leader in Italia per la pesca. I 300 km di acque, in concessione all’Associazione Pescatori A.S., comprendono acque correnti e lacustri, alcune a carattere torrentizio e soggette al disgelo, altre a carattere fluviale con portate regolari.

La popolazione ittica è composta da trote marmorate, anche di grossa taglia, fario autoctone, iridee, temoli e, nei diversi laghetti di alta montagna, i salmerini. 
Il corso principale del Fiume Sarca, facilmente accessibile dalla strada carrabile, presenta un alveo quasi tutto naturale, con una portata abbondante, profonde buche e buona corrente. La varietà degli ambienti e la creazione di zone specifiche per ogni tecnica di pesca soddisfano le esigenze di ogni tipo di pescatore.

L'accordo con FIPSAS e Associazione Pescatori Alto Sarca prevede:

Acque ferme: Lago di Ponte Pià.
Nel bacino di Ponte Pià, oltre a trote iridea, sono presenti carpe di notevoli dimensioni, scardole, persicicavedani e barbi.
Tutte le tecniche di pesca danno buoni risultati, specilmente nei mesi estivi.

 ATTENZIONE!
Al fine di evitare contestazioni siete pregati di annotare sul libretto catture sia la tipologia di pesce catturato che la relativa misura così come riportato nell'esempio qui a lato.
A partire dal 1 gennaio 2024 è vietata la cattura della trota Marmorata
Qui il link al sito di riferimento dell'associazione Alto Sarca